sabato 28 marzo 2009

Intervento Cipaf

Pubblico questo mio intervento tratto da un consiglio comunale del febbraio scorso.

Siamo così giunti all’ultimo bilancio di questa legislatura, e al terzo della maggioranza dell’inciucio, che si è insediata due anni fa, con un ribaltone degno del peggior trasformismo politico, sovvertendo il voto popolare delle ultime Amministrative. Una maggioranza eterogenea, di destra, centro, sinistra e personaggi in cerca d’autore, che hanno tenuta ben stretta la poltrona “per il bene di Gemona“. Due anni di continue risse al vostro interno, che avete cercato di camuffare, con continui proclami sulla stampa, regolarmente smentiti dai fatti. D’altronde, senza un progetto politico alle spalle o almeno un programma condiviso fra tutti, non potevate andare oltre una banalissima ordinaria amministrazione. Tant’è che è stato portato avanti il nostro programma, seppur parzialmente e malamente, a dimostrazione della sua validità e che gli elettori avevano premiato con il voto. I grandi proclami di cambiamento, di trasparenza e di realizzazione delle principali opere pubbliche e quant’altro, si scontrano con la miseria dei risultati conseguiti, che al di là delle chiacchiere di molti di voi, sono sotto gli occhi di tutti. In conclusione, un bilancio fatto con il copia/incolla delle edizioni 2007 e 2008, con le stesse dichiarazioni e con le medesime opere pubbliche degli anni scorsi. E con l’amara constatazione che in questi due anni non siete riusciti a portare a casa nessun nuovo importante finanziamento, nonostante che il Centro sinistra prima e il Centro destra poi, abbiano governato la Regione. Ma tant’è non siete neanche riusciti a spendere i milioni di E che vi abbiamo lasciato in cassa! Oggi, dulcis in fundo, assistiamo alle dichiarazioni di ricandidatura di un Sindaco, che nessuno più vuole, che ha già come avversaria la sua Vice, di una parte dell’ex “Proposta e impegno“, che lo ha scaricato e sta creando nuove alleanze, di un centrosinistra che non lo candiderà e di alcuni suoi ormai ex fedelissimi, che da tempo, stanno cercando a destra o sx nuovi approdi, per sopravvivergli politicamente. Anche il Centrodestra, quello ufficiale, secondo notizie di stampa, schiererà un altro candidato. E forse non abbiamo ancora visto tutto. Questa è la maggioranza che governa Gemona.

Ma ormai, aldilà della politica politicante di voi “sorestans“, sono purtroppo i problemi quotidiani ad assillare le famiglie. Tasse e bollette da pagare in perenne aumento, servizi pubblici sempre più costosi, spesa sempre più cara e così salari, stipendi e pensioni non bastano mai. A tutti questi problemi se ne aggiungono altri, a cui forse fino ad ora non eravamo abituati, ad es. quello del lavoro per i nostri giovani, il dramma di chi giovane non è più e il lavoro lo ha perso, un’economia che non gira come qualche tempo fa e che mette in difficoltà le aziende commerciali ed artigiane, soprattutto quelle piccole, che sono sempre state il patrimonio e la ricchezza della nostra zona. Una difficoltà che purtroppo ha colpito anche le grosse realtà produttive. Si è partiti con la chiusura della Gemona Manifatture, un colpo durissimo all’occupazione, soprattutto femminile, con 160 posti di lavoro cancellati e con 50 persone a tutt’oggi ancora in mobilità, poi la Reda di Artegna, altri 40 posti di lavoro e giù giù fino alla chiusura della De Simon a Rivoli, con 70 operai in mobilità, i 40 posti di lavoro persi alla Snaidero e notizia di questi giorni, i 40 esuberi alla Pittini e la recente CIG alla consociata Siat. Un vero e proprio bollettino di guerra per il Gemonese: aziende in crisi, lavoratori in Cassa Integrazione o in mobilità, riduzione dell’occupazione nell’indotto e, soprattutto, niente nuovi posti di lavoro.

Per questo, chi ha responsabilità di governo di una Città come Gemona, che dovrebbe essere di traino per l’intero Comprensorio (e che purtroppo, invece, non lo è) deve essere capace di intervenire politicamente, ai diversi livelli, affinchè si creino le condizioni per affrontare in maniera adeguata i difficili momenti che ci aspettano. Il Consiglio Comunale di Gemona, nonostante le nostre continue richieste, non ha mai discusso su quali risposte dare a questa grave situazione, come se l’attuale maggioranza, non si rendesse conto di cosa sta avvenendo. Mai in Consiglio comunale si è voluto specificatamente affrontare il problema, né della tenuta, né dello sviluppo economico della nostra zona. In questo momento di recessione estremamente pericoloso, la partecipazione del Comune di Gemona al CIPAF è pressoché una formalità e silenzio anche su importanti confronti come il completamento della Sequals-Gemona, la cui importanza è un punto centrale per l’economia del nostro territorio e per la possibilità che il futuro (non quello remoto, bensì quello prossimo!) possa offrire nuove, reali e durature prospettive occupazionali. Due realtà, che sono la faccia di una stessa medaglia. Da un lato il completamento della “pedemontana orientale”, nuovo volano economico, con collegamenti più veloci tra le nostre realtà produttive e quelle del Pordenonese e del Veneto orientale, indispensabili in un momento in cui i tempi e i costi dei trasporti, sono voci pesanti sul bilancio delle Aziende. Dall’altro la Zona Industriale CIPAF a Rivoli di Osoppo, con grandi potenzialità che oggi, purtroppo, corrono il rischio di diventare solo “opportunità perse”, a causa di un iter burocratico lunghissimo del piano territoriale infraregionale, che non si è ancora concluso! Inoltre, fatto molto grave per Gemona, è il non aver saputo o meglio voluto costruire un “sistema di alleanze territoriali”, rivolto alla Collinare, indispensabile per programmare un nuovo sviluppo industriale, integrato ed innovativo, che ci ha così privati del benché minimo dialogo, con chi nel nostro territorio investe od intenderebbe investire. Altrettanto grave è il fatto che nessuno, nemmeno le forze politiche o sociali, proponga una puntuale e decisa azione di marketing territoriale, per far conoscere, anche fuori Regione le opportunità dell’area. Tutto ciò la dice lunga sull’effettivo interesse collettivo, a rilanciare questa strategica zona industriale. Infine Sindaco e Giunta di Gemona, incapaci quindi, non solo di affrontare grandi questioni come queste, ma anche di pensare e proporre un pur piccolo e concreto progetto che riguardi l’utilizzo dei 20.000 mq. ancora industriali, dell’ex Manifattura. Uno spreco di tempo e d’occasioni, che peserà purtroppo negativamente sulla nostra Città e il suo territorio. Vorrei spendere ancora due parole sul tema dell’ambiente. Sorvolo sulla banalizzazione e cementificazione dei giardini del Castello, unica opera e fiore all’occhiello di questa variopinta maggioranza. Credo che i commenti e gli scritti dei nostri concittadini sull’argomento siano stati esaustivi. Un’altra occasione persa. Vorrei quindi focalizzare l’attenzione su S. Agnese e le sue problematiche. L’area, come tutti sappiamo e’ un S.I.C., oggi quindi un vincolo. Per trasformarla in opportunità, si doveva redigere il suo piano di gestione, tramite la Comunità Montana. Una azione che io chiedo invano da anni. A ciò si aggiunga la mancanza di risposte sulla riapertura della camionabile, che porta alla sella. Con un po’ di coraggio e di progettualità, si sarebbe potuto trovare una soluzione al problema. Invece a tutt’oggi restano i vincoli e il blocco della strada, per una località incantevole e molto amata dai Gemonesi. Infine il tema della raccolta differenziata. Ancora una volta, questa Amministrazione ha deciso di rinviare tutto, lasciando in eredità alla prossima, l’attuazione di questo importante progetto. Questo nonostante in Giunta sieda un Assessore alla partecipazione popolare nonché sensibilizzazione ambientale (sic!) e che la delega all’Ambiente, sia appannaggio di un Consigliere di area ambientalista. Mentre nel contempo i Comuni di Artegna, Bordano e Venzone partiranno prima dell’estate. Ci sarebbe ancora molto da dire su questo e altri argomenti, che saranno comunque ripresi dai miei colleghi del Gruppo “Per Gemona“.